
Il digiuno modificato
Spesso sentiamo parlare di digiuno modificato senza sapere davvero di cosa si tratta.
Il digiuno modificato accoglie numerose versioni e, a differenza del digiuno classico o integrale, chi lo applica assume succhi di frutta, centrifugati di verdure, integratori proteici in polvere e formulazioni amminoacidiche.
La pratica del digiuno modificato ha come obiettivo il dimagrimento rivolto in particolar modo a persone che soffrono di obesità o in processi di disintossicazione alimentare.
Una pratica alimentare che può essere davvero breve con un periodo di durata che va da 1/2 giorni ad un massimo di 2 settimane; oppure prolungata, versione quest’ultima da tenere sempre sotto stretto controllo medico.
A livello psicologico è una tecnica efficace, per chi soffre di disturbi di peso, in quanto permette di perdere chili in tempi piuttosto ristretti, anche se non la si può considerare una soluzione del tutto sana ed equilibrata per il proprio corpo.
Più consigliato seguire una dieta che educhi la persona ad uno stile di vita e a scelte alimentari più sane. Protrarre a lungo termine questo genere di pratica alimentare potrebbe creare nel lungo periodo uno scompenso del metabolismo basale con conseguenti difficoltà a metabolizzare gli zuccheri e favorire un accumulo di grasso corporeo come riserva, proprio in funzione della risposta adattativa ai digiuni ripetuti.
A livello funzionale, il digiuno modificato corto (di pochi giorni), può rappresentare un metodo di disintossicazione dell’organismo da tossine accumulate da eccessi e cattiva alimentazione.
Oggi, a causa di una vita veloce e frenetica, dove le persone hanno sempre meno tempo a disposizione, riuscire a condurre una dieta corretta e bilanciata risulta sempre più difficile. In questo senso il mercato dell’industria alimentare non ci viene in soccorso, proponendoci alimenti ricchi di additivi (coloranti, conservanti, edulcoranti, pesticidi ed altro).
L’alimentazione degli sportivi è ricca di proteine e cereali, importanti per soddisfare la richiesta energetica. Per ovviare all’azione acidificante andrebbe abbinata a frutta e verdura, cibi che contrastano l’acidità; una dieta che può essere coadiuvata in brevi periodi al digiuno modificato.
Un’ottima tecnica di disintossicazione.